Invitalia è l’Agenzia nazionale per lo sviluppo che agisce su mandato del Governo per dare impulso alla crescita del Paese, accrescere la competitività dei territori e sostenere i settori strategici. Controllata al 100% dal Ministero dell’Economia, opera su mandato del Ministero dello Sviluppo Economico ed è soggetto in house di tutte le amministrazioni centrali. Gestisce tutti gli incentivi nazionali per le imprese, da quelli per i giovani imprenditori a quelli per i gruppi multinazionali. Nel suo portafoglio sono presenti, tra gli altri, Resto al Sud e Selfiemployment.
RESTO AL SUD sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55
anni.
Ad eccezione delle attività agricole e il commercio, Resto al Sud finanzia:
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili, con 50% di contributo a fondo perduto e 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
SELFIEMPLOYMENT è l’incentivo che finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale. L’incentivo è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro – ANPAL.
È possibile richiedere tre diverse tipologie di finanziamenti:
Si tratta di finanziamenti agevolati senza interessi, senza garanzie, rimborsabili in 7 anni con rate mensili
che partono dopo dodici mesi dall’erogazione del prestito.
Possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio turismo e servizi culturali e ricreativi, servizi alla persona, servizi per l’ambiente, servizi ICT, risparmio energetico ed energie rinnovabili, servizi alle imprese, manifatturiere e artigiane, commercio al dettaglio e all’ingrosso, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacultura, della produzione primaria in agricoltura e, in generale, i settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013.
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